Oggi è il 68°anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima e
il mio pensiero non può non andare a questa città, ai suoi cittadini, ai
giapponesi e all’orrore che hanno vissuto e a me che visitandola lo scorso anno
è riuscita a scuotermi dentro.
Oggi Hiroshima è una città nuova, moderna, è stata totalmente
ricostruita dopo la tragedia atomica del 6 agosto 1945, e a guardarla così
sembra quasi non sia accaduta una simile catastrofe. Ciò che è rimasto a
testimonianza è la A-Bomb Dome ( l’edificio allora chiamato Industry Promotion
Hall, una delle pochissime costruzioni a non venir completamente incenerite
dalla bomba, tutto il resto della città venne cancellato.
A-Bomb Dome, Hiroshima |
Ma affinché non
venisse cancellato l’orrore di ciò che è accaduto si decise di conservare l’A-Bomb
Dome e di costruire un Museo memoriale della pace per ricordare quanto è
accaduto, per spiegare la realtà del bombardamento atomico e contribuire al
disarmo nucleare e alla pace nel mondo.
Museo Memoriale della pace, Hiroshima |
Ho visitato questo museo e non ci sono parole
per descrivere ciò che si prova nel vedere gli oggetti in esposizione, le
fotografie di allora, le immagini... e ad un certo punto si vede tutto sfocato, perché
gli occhi non possono non riempirsi di lacrime... Ti chiedi come l’essere umano
possa fare una cosa del genere, ma non ci sono risposte a ciò, si può solo
rimanere atterriti di fronte alla capacità dell’uomo di causare tanta morte e
tanto dolore. Questo museo è un luogo toccante e di profonda riflessione e dopo
averlo visitato non si può restare quelli di prima, ci si sente angosciati ma
allo stesso tempo pronti per far qualcosa, pronti a voler cambiare qualcosa, a
partire semplicemente da un cambiamento in noi stessi.
Ciò che mi ha colpito di questa città è che ha saputo rileggere la
sua storia cercando di darsi delle risposte, ma non ha usato la strada della
vendetta, ha trasformato la sua brutta esperienza in una denuncia contro la
guerra e un invito alla pace a tutta l’umanità.
A-Bomb Dome, Hiroshima |
Si continua a dire basta alla guerra, ma purtroppo nel mondo c’è
ancora chi non ha trovato pace e le vittime delle barbarie e delle atrocità dell’uomo
continuano a sommarsi nella storia dell’umanità. E nulla cambierà se si
continua a pensare al progresso umano piuttosto che allo sterminio di massa,
alla distruzione di madre natura piuttosto che alla sua tutela.
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