Nel Giappone moderno vi sono migliaia di case di cemento, e nelle
città a causa dell’alta densità di popolazione e scarsità di terreni
edificabili i giapponesi abitano in piccolissimi appartamenti all’interno di
alti e moderni edifici. Ma nelle periferie delle città e nelle zone rurali è
ancora possibile trovare le tradizionali case fatte di legno, paglia e carta, dalle quali sono sempre stata affascinata perchè semplici e minimali.
La tradizionale casa giapponese viene chiamata minka. Essa si differenzia per forma e
metodo costruttivo fra il nōka, la
casa di campagna, e il machiya, la
casa di città.
nōka |
machiya |
Tuttavia i materiali di base sono gli stessi: il legno, la paglia, il bambù e la carta. Il legno
è usato per travi e pilastri strutturali, così come per pareti, soffitto e
tetto; il bambù è usato per aggiungere integrità strutturale e per decorare la
casa; la paglia è usata per coprire il tetto e per fabbricare il pavimento in tatami; infine la carta è usata per rivestire
i shoji , le porte scorrevoli. Gli
elementi per costruire una casa tradizionale sono quasi tutti naturali,
riciclabili e rispettosi dell’ambiente.
La casa tradizionale giapponese si divide sostanzialmente in
due spazi: il genkan, ovvero l’ingresso, che introduce alla casa, e lo spazio abitabile. Il genkan è l’ingresso dell’abitazione giapponese, solitamente il
pavimento è in pietra, ed è più basso di un gradino rispetto al resto della
casa. Nel genkan bisogna togliersi le
scarpe e riporle o in un armadietto o lasciarle ordinatamente sotto il gradino,
perché all’interno dell’abitazione si usa camminare o in pantofole o scalzi per
non portare lo sporco della strada all’interno. Tutti i giapponesi hanno nel
loro genkan delle pantofole da fare
indossare agli ospiti.
genkan |
Lo spazio abitabile è costituito da pavimenti in legno e in
tatami, le classiche stuoie di paglia intrecciata e pressata con i bordi orlati
con un cordoncino di cotone o di lino. I tatami sono composti da diversi
rettangoli, sono usati anche come unità di misura delle stanze, solitamente si
trovano nelle camere da letto e in soggiorno, mentre la cucina e il corridoio
hanno pavimenti in legno. Nelle camere con i tatami si entra a piedi scalzi
(con le calze o senza), lasciando le pantofole nel corridoio.
tatami |
Le pareti delle abitazioni tradizionali, sia interne sia
esterne, chiamate shoji, sono delle porte
scorrevoli fatte di carta di riso e da un’intelaiatura in legno, che diffondono
una luce morbida e naturale. Tutte le pareti interne sono mobili, tranne dove
ci sono gli armadi a muro, e tutte le pareti esterne sono scorrevoli e
rimovibili, tranne nelle zone chiuse per i servizi.
shoji interne |
Le pareti esterne nella bella stagione vengono aperte per far
areare e ventilare i locali e per godere della vista del giardino entrando così
in stretto contatto con la natura, entrando in piena armonia ed equilibrio con
essa.
shoji esterne |
Queste pareti sono protette da un tetto molto sporgente, sotto il quale
si trova un engawa, una sorta di
veranda, che può servire come corridoio esterno o come comunicazione fra gli
spazi interni ed esterni. In estate l'engawa diventa una parte del giardino, in
inverno può essere chiuso fino a costituire un'estensione dello spazio interno.
engawa |
Nelle abitazioni tradizionali giapponesi non esistono mobili
d’arredamento. In camera da letto tutto si tiene negli armadi a muro, detti oshiire
, compreso il futon, ovvero il letto, costituito da un materassino e da una trapunta. La sera quando si deve dormire si estrae il
futon dall’armadio a muro, e si mette sul tatami, al mattino, dopo aver
lasciato il futon un po’ al sole, lo si ripone nell’armadio per preparare lo
spazio alla vita del giorno, ai pasti, al lavoro, all’intrattenimento...
futon |
Di giorno il posto del futon viene preso da un piccolo e
basso tavolino, chiamato zataku, e da
dei cuscini sui quali sedersi sul tatami, chiamati zabuton.
zataku e zabuton |
In soggiorno vi è una credenza, chiamata chadansu, che contiene gli utensili
utili per mangiare. In inverno viene usato un tavolo riscaldato, detto kotatsu, a cui viene applicata una
coperta sui lati con cui riscaldare le gambe durante i pasti. Al di sopra viene
applicata una tavola di legno per essere utilizzato come un vero e proprio
tavolo.
kotatsu |
In casa non può mancare l’irori, il focolare della casa, ricavato da una cavità nel
pavimento, che ospita il fuoco per il bollitore e che
serve a riscaldare l’ambiente.
irori |
Le abitazioni giapponesi tradizionali hanno un tokonoma, una nicchia destinata ad ospitare una composizione
floreale, un'opera d'arte in stile Zen o un rotolo di calligrafia,inoltre hanno un altare
domestico, buddhista o scintoista, dove poter pregare e ringraziare nel privato
e un’area, solitamente collocata nei giardini, esclusivamente dedicata alla cerimonia
del tè.
tokonoma |
Ciò che mi affascina di queste tradizionali abitazioni sono la
semplicità, il minimalismo, le linee pulite, la mancanza di disordine, il
rapporto speciale che si instaura con la natura, tutto è pensato per il
benessere dell’anima e non per l’attenzione al materialismo.
“La nostra casa”
già in queste parole,
freschezza
waga yado to
iu bakari de mo
suzushisa yo
Haiku di Kobayashi Issa (1763-1828)
Mi sembra un posto spettacolarmente bello, solo una domanda, dovuta alla mia ignoranza in materia: dove tengono i libri, la tv, il pc o che ne so, tutti quegli oggetti di cui noi sembriamo non poter fare a meno (asse da stiro, aspirapolvere, lavatrice ecc...) ? Questo dipende dal loro stile di vita diverso? Grazie mille, mi è piaciuto molto quel che ho letto : ben spiegato e in maniera corretta e semplice.
RispondiEliminaCiao Isis, scusami per il ritardo con cui ti rispondo. In questo post ho parlato della tradizionale casa giapponese, quella classica di una volta, un modello che persiste ancora oggi, ma che ovviamente i giapponesi hanno modernizzato col passare degli anni, arricchendo le loro stanze con oggetti che prima non esistevano, come la tv, il pc, la lavatrice, ecc., e riponendo la maggior parte degli oggetti negli armadi a muro. Al giorno d'oggi sono rimasti in pochi ad abitare in case tradizionali, la maggior parte dei giapponesi vive in piccoli appartamenti ubicati all'interno di moderni edifici o in case di cemento.
EliminaScusa sto cercando da una vita lo scheletro di una casa giapponese tradizionale ma non riesco mai a trovare niente,vorrei sapere come si costruiscono e quanto posso spendere in media per una casa giapponese tradizionale (senza elettricita e tecnologia)io vorrei lasciar perdere tutte queste cose materiali che non fanno altro che male"grazie in anticipo"
EliminaScusa sto cercando da una vita lo scheletro di una casa giapponese tradizionale ma non riesco mai a trovare niente,vorrei sapere come si costruiscono e quanto posso spendere in media per una casa giapponese tradizionale (senza elettricita e tecnologia)io vorrei lasciar perdere tutte queste cose materiali che non fanno altro che male"grazie in anticipo"
Eliminadio cane non capisci un cazzo
EliminaVeramente chiaro e ben scritto, complimenti. Molto probabilmente mi aiuterà per il mio progetto d'esame. Grazie
RispondiEliminaVeramente chiaro e ben scritto, complimenti. Molto probabilmente mi aiuterà per il mio progetto d'esame. Grazie
RispondiEliminachiedo scusa all'amministratore del blog se mi permetto di rispondere a questa domanda. Mi pare di capire che tu vorresti costruire un abitazione in questo stile qui in Italia. Ti posso dire che senza dubbio non esistono maestranze con la necessaria manualità e maestria e chiamare un a ditta giapponese avrebbe costi improponibili, io al massimo ti potrei suggerire un compromesso con una realizzazione sulla falsariga...un imitazione verosimigliante. Per non sembrarti disfattista o presuntuoso ti indicherei la visione di questo filmato e i suoi successivi, tanto per farti un idea....lavoro nel settore e mio fratello vive da anni in Giappone e ti posso assicurare che mi sono sentito in inferiorità professionale vedendo il loro lavoro. Buona visione Giuseppe https://youtu.be/FAnQu0tK7-0
RispondiEliminache schifo
RispondiEliminaTaci ignorante
EliminaD'accordo con Mario Petronacci..mondo vario purtroppo qualche volta!
RispondiEliminaD'accordo con tutti, questo per me è un tatami http://www.budomagazine.com/catalogo-arti-marziali/tatami/tatami-arti-marziali.html
RispondiEliminaSono meravigliose. La domanda stupida che mi sono sempre fatta è però quella relativa al freddo invernale. Le pareti esterne di carta non credo isolino la casa. Sapeye dirmi qualcosa in più? Grazie
RispondiEliminaMi chiedo anche io ma di inverno o
RispondiEliminaDa ciò che so in teoria le case tradizionali giapponesi sono molto areate per l'estate ma d'inverno infatti non aiutano a mantenere il calore e spesso chi ci abitava preferiva fare attività all'esterno per riscaldarsi piuttosto che rimanere dentro dove a volte c'era persino più freddo.
EliminaQuesto è quello che ho trovato su altri siti durante la mia ricerca.