Artigianato Giapponese

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mercoledì 26 giugno 2013

MONTE FUJI, SIMBOLO DEL GIAPPONE




Il Monte Fuji (富士山, Fuji-san) con i suoi 3.776 metri è il vulcano più alto e la montagna più alta del Giappone. Si trova nella zona a ovest di Tokyo (a 113km dalla capitale), nell’isola di Honshū. 
Alle sue pendici sorgono tre piccole città, Gotemba, Fujiyoshida e Fujinomiya ed è circondato da cinque laghi: il Lago Kawaguchi, il Lago Yamanaka, il Lago Sai, il Lago Motosu ed il Lago Shoji, e dalle loro rive, come da quelle del vicino Lago Ashi, si può godere di splendide viste del monte. 


 
La sua forma è conica e mano a mano che aumenta l'altitudine, aumenta anche la ripidità. La vetta è piatta, con un cratere profondo 200 metri e del diametro di circa mezzo chilometro, coronato da otto piccole creste. Presso la cima sgorgano due sorgenti considerate sacre, la Kinmei-sun e la Ginmei-sun.

Grazie alla sua forma particolarmente simmetrica e alla sua cima innevata per circa 10 mesi all’anno il Monte Fuji è uno dei simboli del Giappone nel mondo. 



Oltre ad essere un monte, un’attrazione turistica, un’escursione naturalistica, il simbolo nazionale, è considerato un luogo sacro. La sua forma, la sua eleganza e la sua potenza hanno da sempre caratterizzato la sacralità di questa meraviglia della natura, tanto da esser diventato luogo di pellegrinaggio per religiosi e credenti. Per secoli, i pellegrini hanno scalato il suo apice, e lungo le strade che portano al monte sono stati creati molti santuari shintoisti, e sono stati messi alcuni torii sulle sue pendici, come prova dello status sacro del vulcano. 


Molti giapponesi sono convinti che salire almeno una volta nella vita sulla cima della loro montagna sacra sia un dovere religioso da rispettare, tuttavia c’è un antico detto giapponese che recita: “chi scala il Monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo”.
L’ideale sarebbe scalare la montagna di notte e ammirare l’alba dalla cima;  i giapponesi chiamano il sorgere del sole visto dal Fuji  御霊光 Go Kou Rei” che significa “luce spirituale”.


Il periodo più consigliato e propizio per scalare il monte o fare escursioni in prossimità delle sue pendici è da luglio ad agosto, perché in questo periodo la temperatura ne consente la scalata.
 


Nei giorni di bel tempo è possibile ammirare il vulcano persino dalla capitale, recandosi sulla terrazza della torre sud del Tokyo Metropolitan Building a Shinjuku. 


Un altro modo semplice per visualizzare il Monte Fuji è dal treno in un viaggio tra Tokyo e Osaka. Prendendo lo Shinkansen da Tokyo, in direzione Nagoya, Kyoto e Osaka, la vista migliore la si ottiene nei pressi della stazione di Shin-Fuji, nella parte destra del treno, a circa 40-45 minuti dopo aver lasciato Tokyo.



Se si vuole godere il Monte Fuji in un piacevole ambiente naturale, non resta che andare in uno dei cinque laghi o ad Hakone, una vicina località termale. 




Il Monte Fuji è più visibile durante le stagioni più fredde dell'anno che in estate, e la mattina presto e la sera tardi piuttosto che durante le altre ore del giorno.


 

È sicuramente l’elemento paesaggistico più iconico del Sol Levante, da sempre soggetto di arte e cultura, il monte Fuji viene fotografato, dipinto e raffigurato, viene citato in versi di poesia e in molte opere letterarie, da artisti giapponesi e non. A tal punto che qualche giorno fa, ed essattamente il 22 giugno, è entrato nell’elenco dei Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco, grazie a questa motivazione: “Per aver inspirato gli artisti all’inizio del XIX secolo con una profonda influenza sullo sviluppo dell’arte occidentale”.




L'ultima eruzione del Fuji avvenne nel 1707, quando la città di Edo (oggi Tokyo) fu coperta da cenere e lapilli, da allora il monte è caratterizzato da una sorta di inattività dormiente. Ma essendo un vulcano attivo, non potrà rimanere così per sempre, infatti purtroppo ci sono serie possibilità che potrebbe, ancora una volta, eruttare con conseguenze devastanti.