Artigianato Giapponese

Artigianato Giapponese

venerdì 7 giugno 2013

LA MONETA GIAPPONESE



La valuta ufficiale del Giappone è lo yen, indicato con il simbolo ¥, scritto con il kanji e pronunciato dai giapponesi «en». Le monete e le banconote sono facilmente identificabili: le monete sono da ¥1, ¥5, ¥10, ¥50, ¥100 e ¥500, mentre le banconote hanno tagli da ¥1.000, ¥2.000, ¥5.000 e ¥10.000.
Anche sulle monete e sulle banconote troviamo alcuni aspetti della cultura e dello stile giapponese.

monete giapponesi
Nella moneta da ¥1 (ichi en) c’è un alberello, che simboleggia la sana crescita del Giappone. Questa moneta è di alluminio ed è molto leggera.
Nella moneta da ¥5 (go en) c’è uno stelo di riso che cresce fuori dall’acqua. Questa moneta è perforata al centro ed è di bronzo.
Nella moneta da ¥10 (juu en) c’è la Phoenix Hall del Byōdō-in, un tempio buddista a Uji, Kyoto, costruito originariamente nel 998 nel periodo Heian, patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua longevità e la collezione di tesori nazionali.
Nella moneta da ¥50 (gojuu en) ci sono dei crisantemi (Kiku), simbolo della casa imperiale giapponese. Questa moneta è perforata al centro ed è d’argento.
Nella moneta da ¥100 (hyaku en) ci sono i fiori di ciliegio (sakura), essi simboleggiano la natura effimera della vita e sono un importante aspetto della tradizione culturale giapponese.
Nella moneta da ¥500 (gohyaku en) c’è la pianta di Paulownia (kiri). Il suo fiore è considerato il simbolo del primo ministro del Giappone e del Gabinetto. Il legno, invece, è usato per fare il koto, uno strumento musicale a corde considerato lo strumento nazionale del Giappone e per la produzione dei Geta, i caratteristici zoccoli rialzati giapponesi.


La maggior parte dei distributori automatici accettano tutti i tipi di moneta (persino le banconote, come quelle da ¥1000) eccetto le monete da ¥1 e da ¥5, ed alcuni distributori non accettano le vecchie monete da ¥500 perché spesso la gente usava al loro posto vecchie monete sudcoreane di valore assai inferiore.
I telefoni pubblici accettano monete da ¥10 e da ¥100, oppure schede telefoniche prepagate.

Le banconote giapponesi

fronte e retro della banconota da ¥ 1.000

Sulla parte frontale della banconota da ¥ 1.000 (sen en) c'è Noguchi Hideyo, un famoso medico giapponese che ha compiuto importanti ricerche sulla cura di diverse malattie, sul retro, invece, c'è un'immagine del monte Fuji.

fronte e retro della banconota da ¥2.000

Sulla parte frontale della banconota da ¥2.000 (nisen en) c’è il monumento Shureimon, la porta del castello Shuri, uno dei simboli più noti di Okinawa. La parte superiore della porta recita “Paese della cortesia”, a voler ricordare l’accoglienza e la cordialità della popolazione di Okinawa. Il retro della banconota raffigura Murasaki Shikibu, autrice di uno dei classici della letteratura giapponese, Genji Monogatari
Questa banconota fu emessa nel 2000, ma è molto difficile da trovare, infatti si vede circolare di rado; il motivo è che non è utilizzabile nei vari distributori automatici che ci sono in Giappone, perché questi non hanno la possibilità di dare come resto delle banconote da ¥1000, ma solo monetine e in questo modo quest’ultime terminerebbero subito.

fronte e retro della banconota da ¥5.000

Sulla parte frontale dela banconota da ¥5.000 (gosen en) c'è il ritratto di Higuchi Ichiyoo, conosciuta anche come Higuchi Natsuko, una scrittrice famosa per aver scritto Takekurabe e Nigorie, due tra i suoi lavori più apprezzati. Sull'altro lato della banconota è raffigurata una pianta d'iris disegnata da Ogata Koorin.

fronte e retro della banconota da ¥10.000

Sulla parte frontale della banconota da ¥10.000 (ichiman en) c'è Fukuzawa Yukichi, educatore del periodo Meiji cui si deve la fondazione della Keiō Daigaku, una delle università più prestigiose del Giappone
Sul retro della banconota è raffigurata la statua della fenice che si trova nel tempio Byōdō-in, nella città di Uji.
Questa banconota è leggermente più lunga delle altre banconote giapponesi ed è la banconota di maggiore valore al mondo.

 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento