Il termine Hanami 花見 significa
letteralmente “ammirare i fiori”, (in cui “hana” significa fiore, “mi” vedere) e
si riferisce alla tradizionale usanza dei giapponesi di ammirare nel periodo
primaverile la fioritura degli alberi, in modo particolare dei sakura, ovvero
gli alberi di ciliegio.
Le origini dell’hanami si perdono tra la leggenda e la
storia. Si dice che ebbe inizio durante il Periodo Nara (710-784) grazie
all’influenza della dinastia Cinese Tang. Ma secondo una leggenda, nel VII
secolo d.C. un sacerdote chiamato En-no Ozuno, piantò i primi alberi di
ciliegio giapponesi nelle colline di Yoshino (da qui il nome Somei Yoshino, un
tipo di sakura tra i più diffusi), e lanciò, in loro protezione, una
maledizione contro chiunque avesse osato abbatterli.
Si racconta che chi colse lo spunto da leggende come questa e da miti e credenze popolari, fu l’imperatore Saga che durante il suo periodo di regno, dall’809
all’823, cominciò ad organizzare presso la sua corte, a Kyoto, delle feste
all’aperto in cui si ammirava la fioritura, si beveva il sakè e si declamavano
versi dedicati ai fiori di ciliegio, così belli ma effimeri, al pari della vita
umana.
Quindi, inizialmente, l’hanami era una pratica sofisticata
nata come prerogativa della corte imperiale, pian piano cominciò a
diffondersi presso le famiglie di samurai, finché nel Periodo Edo (1603-1868)
lo shogun Tokugawa Yoshimune fece piantare ciliegi in molte aree del paese, per
incoraggiare la diffusione del rito anche tra i ceti più popolari. Così la
gente comune iniziò a recarsi nei i parchi e presso i templi dove vi erano i sakura, prendendo
l’abitudine di mangiare e festeggiare sotto i fiori appena sbocciati. I sakura così divennero l’icona della cultura
giapponese.
Ma l’hanami non è solo la contemplazione dei sakura in
fioritura, essa ha anche un significato, rappresenta la bellezza della vita, ma
anche la sua caducità. I fiori hanno una vita molto breve e ben presto
lasceranno cadere i loro petali e così l’hanami ci suggerisce di goderci il
tempo che ci viene concesso. Il profumo delicato dei fiori di ciliegio si può paragonare alla freschezza della giovinezza, che forse è bella proprio perché non dura
per sempre.
La celebrazione dell'hanami è un appuntamento molto atteso dai giapponesi e dai tanti turisti che vogliono condividere e festeggiare l'arrivo della primavera.
È un'occasione per uscire all'aperto, per fare una gita fuoriporta, per stare nei parchi seduti all'ombra degli alberi in fiore a consumare un pic-nic bevendo abbondante birra e sakè.
È un'occasione per uscire all'aperto, per fare una gita fuoriporta, per stare nei parchi seduti all'ombra degli alberi in fiore a consumare un pic-nic bevendo abbondante birra e sakè.
I festeggiamenti cotinuano fino a tarda notte, ma al calar della sera l'Hanami cambia nome in Yozakura, ovvero "La notte del ciliegio" e si continua a festeggiare sotto le colorate lanterne di carta, le tredizionali chōchin.
Ciò nonostante vi è ancora chi, non avendo perso del tutto
il contatto con il significato iniziale dell’hanami, si preoccupa solo della
cura dell’anima, passeggiando con lo scopo di rilassarsi, contemplando i
ciliegi e purificando il proprio spirito.
Questa
usanza dell’hanami è particolarmente sentita dai giapponesi, i quali cercano di
calcolare scrupolosamente la data precisa della fioritura dei ciliegi. Infatti
ogni anno l’Agenzia Meteorologica Giapponese studia il clima e la nascita dei
primi boccioli così da prevedere la data della fioritura nelle varie regioni. Ma
prevedere tale data non è semplice, perchè in Giappone convivono diversi climi
e i ciliegi fioriscono prima a sud e poi a nord, in un periodo che va da metà
marzo a metà maggio.
Se decidete di recarvi in Giappone in questo periodo non dimenticate di dare anche voi un'occhiata ad uno dei tanti siti che trattano della "Previsione
della fioritura dei sakura", così non rischiate di perdervi questo incredibile spettacolo. Vi allego qui un sito in inglese, dove avete la mappa con la maggiore concentrazione di sakura di tutto il Giappone e con la lista di tutte le città con le date che indicano in quali giorni fioriranno i ciliegi: http://www.jnto.go.jp/sakura/eng/index.php
Ma quali sono i posti migliori per partecipare alla celebrazione dell’hanami?
A
Tokyo è consigliabile recarsi al parco di Ueno, al Shinjuku Gyoen, al
Chidorigafuchi per una passeggiata intorno al fossato del Palazzo imperiale e al
parco di Sumida.
A Kyoto potrete recarvi al parco Maruyama, al Castello di
Nijo, al Tempio Kiyomizu-dera o potrete fare una passeggiata per il Tetsugaku no michi, il cammino dei Filosofi, ovvero un
viale di circa 2 Km, rigorosamente fiancheggiato da schiere di ciliegi, che
segue il vecchio canale tra il Tempio di Nanzen-ji e il Ginkaku-ji, il Padiglione d’Argento.
Ad Osaka è assolutamente consigliabile recarsi al Castello
di Himeji e ad Hirosaki al Castello di Hirosaki, quest'ultimo è circondato da ben 5000
ciliegi, e dal 23 aprile al 5 maggio ospita la Festa dei Ciliegi in Fiore.
Ma per chi non può recarsi in Giappone, sappiate che potete celebrare l’hanami anche qui in Italia.
A Roma nel quartiere dell’EUR c’è un parco in cui negli anni ’50 furono
piantati numerosi sakura donati dalla città di Tokyo.
Molto bello e interessante il tuo blog, da sempre mi affascina la cultura giapponese.
RispondiEliminaHo condiviso questo tuo post sulla mia pagina FB https://www.facebook.com/mcswhomedecor .
Buona giornata! :-)
Caterina